

Giuseppe Grattacaso
UNA FELICITÀ NUOVA
Riscoprire la poesia di Pascoli
Pochi poeti evocano memorie di letture scolastiche quanto Giovanni Pascoli: X agosto, Il gelsomino notturno… Almeno due o tre versi sono rimasti scolpiti nel ricordo di ognuno di noi. Eppure l’immagine che in genere abbiamo di lui è piuttosto polverosa: decadente? Cupo? Sentimentale? Queste pagine sono un viaggio che ci porta a rileggere complessivamente la sua poesia e a evidenziarne la straordinaria capacità di innovazione, la potenza di uno sguardo che non è rivolto solo alle piccole cose domestiche ma anche ai segreti dell’universo, in una tensione conoscitiva che – per usare un verbo a lui caro – fa scintillare il mistero dell’essere vivi.
Pochi poeti evocano memorie di letture scolastiche quanto Giovanni Pascoli: X agosto, Il gelsomino notturno… Almeno due o tre versi sono rimasti scolpiti nel ricordo di ognuno di noi. Eppure l’immagine che in genere abbiamo di lui è piuttosto polverosa: decadente? Cupo? Sentimentale? Queste pagine sono un viaggio che ci porta a rileggere complessivamente la sua poesia e a evidenziarne la straordinaria capacità di innovazione, la potenza di uno sguardo che non è rivolto solo alle piccole cose domestiche ma anche ai segreti dell’universo, in una tensione conoscitiva che – per usare un verbo a lui caro – fa scintillare il mistero dell’essere vivi.
Gli autori
Giuseppe Grattacaso
Giuseppe Grattacaso è nato a Salerno nel 1957. Il suo primo libro di poesia è Devozioni (1982), i più recenti Confidenze da un luogo familiare (2010), La vita dei bicchieri e delle stelle (2013), Il mondo che farà (2019). Ha curato L’intelligenza dei fiori di Maeterlinck (Elliot, 2022) e Le farfalle. Epistole entomologiche di Gozzano (Interno Libri, 2023). Svolge un’intensa attività critica per riviste culturali, poi raccolta nel blog “i bicchieri e le stelle”.